Annesso al Parco Archeologico di Sibari ed inaugurato nel 1996, il nuovo Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide costituisce il principale polo culturale e storico del litorale ionico della provincia di Cosenza.
Tra gli unici cinque musei nazionali della Calabria, quello della Sibaritide, espone i reperti più importanti provenienti dal territorio circostante, compresi i rinvenimenti precoloniali dei siti di Francavilla Marittima e Castiglione di Paludi. Distribuiti in complessive cinque aree museografiche sono esposti i reperti dell'area di scavo propria del contiguo Parco Archeologico, che riguardano le città sovrapposte di Sybaris e Thourioi, di epoca arcaica ed ellenistica, e la romana Copia.
L'edificio, di circa 4.000 mq. distribuiti su due livelli, si compone di un nucleo centrale che ha la funzione di organizzare gli ambienti ed i percorsi del museo, di quattro unità espositive e di un corpo servizi. Il museo è altresì provvisto di ambienti destinati alle molteplici attività amministrative e scientifiche proprie di un organismo museale, come magazzini per il materiale proveniente dagli scavi, studi, laboratori di restauro, di disegno e fotografici, depositi di riserva dei reperti non esposti, uffici e locali di sorveglianza.
Tra gli innumerevoli reperti evidenziati, si segnala per interesse la parziale armatura in bronzo composta da elmo con paraguance e corazza anatomica bivalve, risalente al VI secolo a.C. dal corredo funerario di tomba brettia e rinvenuto a Cariati. Un pettine in avorio di elefante con decorazione incisa a cerchi concentrici del XI secolo a.C. e proveniente dall'abitato protostorico di Torre Mordillo. Una magnifica coppa di bronzo sbalzata, di chiara manifattura fenicia, risale al VIII secolo a.C. è stata rinvenuta nella necropoli di Francavilla Marittima. Sempre dal sito di Francavilla Marittima proviene un grande Aryballos globulare di ceramica corinzia, ottimamente conservato e databile ai primi del IV secolo a.C.
IL TORO COZZANTE. Ovviamente nel Museo Archeologico della Sibaritide sono presenti numerosi reperti storici provenienti dall'area di scavo del Parco Archeologico di Sibari, tra cui si segnalano antefisse, monete e statuette fittili. Ma il reperto certamente più illustre del museo è il recente Toro Cozzante, statuetta in bronzo ritrovata in un edificio dell'antica colonia romana Copia e risalente al V secolo a.C. Il reperto è considerato dagli studiosi la scoperta più importante per quanto riguarda la bronzistica magnogreca dopo i Bronzi di Riace.