Grande successo per l’esordio della Kings League voluta da Piqué

Gerard Piqué, ex difensore e leggenda del Barcellona, probabilmente passerà alla storia anche per un altro successo: ha infatti condotto a termine la prima stagione della Kings League insieme allo streamer di Twitch Ibai Llanos in quella che è stata una cavalcata di risultati ben oltre le attese, collimati con un evento finale in un gremito Camp Nou.

E così, dopo mesi di attese, competizioni, sorprese e cambiamenti di rotta (una delle caratteristiche della Kings League è proprio quella che le regole del gioco possono essere proposte e votate dai presidenti della lega), questo particolare torneo di calcio a sette ha avuto il finale dei sogni: oltre 90.000 spettatori erano presenti sugli spalti per assistere alla Final Four che ha decretato il vincitore finale.

Il numero più rilevante, però, era forse un altro: erano infatti oltre 2.000.000 le persone che hanno assistito alla Final Four della Kings League collegate da casa o attraverso i dispositivi mobili, considerato che l’evento è stato trasmesso su tutti i social network.

Neymar, Ronaldinho saranno proprietari di squadre in Kings League

Guai, inoltre, a pensare che il progetto della Kings League sia a breve termine. Prima dell’incontro finale al Camp Nou, infatti, Piqué e la sua organizzazione hanno annunciato che l’attuale attaccante del Paris Saint Germain ed ex compagno di squadra Neymar sarà proprietario di una squadra della stessa lega a partire dalla prossima stagione.

Rimane ora da capire quale sarà la squadra di cui Neymar diventerà presidente. Negli scorsi giorni si erano infatti diffuse alcune voci secondo cui la Kings League sarebbe pronta a varcare i confini spagnoli per approdare in altri lidi. Nel caso in cui Neymar diventasse presidente di una squadra di questa lega ma volesse cavalcare l’espansione internazionale della Kings League, è facile immaginare che potrebbe diventare il numero 1 di una squadra in Brasile, sua patria natale. Altri nomi che potrebbero far parte del team di presidenti della Kings League sono Ronaldo e, soprattutto, Ronaldinho. I due – contrariamente a Neymar, che era collegato da casa – erano infatti presenti allo stadio per assistere allo storico scontro finale della Kings League e sono sembrati essere molto interessati dall’osservare la rapida evoluzione di questo fenomeno.

Ancora, anche se Messi non era presente fisicamente a causa degli impegni internazionali, il suo nome è echeggiato tante volte tra gli spalti del Camp Nou. Merito – ma non solo – delle voci che stanno speculando su un suo potenziale ritorno al suo ex club.

Quali sono le regole della Kings League

Ma quali sono le regole della Kings League? Considerato che stiamo parlando di uno sport che solo in parte si avvicina al calcio, sarebbe errato parlare di questo torneo come una semplice edizione di calcio a sette. In realtà, l’approccio di questa lega è ben più innovativo, permettendo ad esempio a degli sconosciuti di poter condividere il campo con dei calciatori professionisti ancora in attività o con delle vecchie glorie. Il risultato è un team composto in modo molto eterogeneo in cui, comunque, nessuno sembra volersi tirare indietro. Ciò premesso, a cambiare rispetto al calcio è anche la durata della partita: 40 minuti, suddivisi in due tempi da 20 minuti.

Una volta preso il via il match (a proposito, non esiste un calcio di inizio ma la palla è posizionata al centro del campo in stile pallanuoto, con le due squadre che corrono verso il centro per aggiudicarsela), può capitare quasi di tutto: i calci di rigore non esistono, sostituiti da shoot out all’americana, mentre le sostituzioni sono illimitate.

La regola più stramba è però rappresentata dalla possibilità – in capo agli allenatori – di attivare delle carte Jolly che devono essere pescate prima della partita: una carta per squadra che potrebbe modificare in maniera molto rilevante il risultato del match, considerato che ciascuna di esse può consentire di ottenere dei vantaggi non certo irrilevanti.

Per esempio, una permette alla squadra che la gioca di poter raddoppiare i gol segnati nei due minuti successivi, mentre altre permettono di godere di un rigore immediato. Ancora, altre carte permettono di mantenere fuori dal campo un avversario per due minuti, e altre consentono di sottrarre all’avversario la sua carta. Insomma, imprevisti e opportunità che rendono ancora più vario il gioco e che, evidentemente, incrementano il ruolo della fortuna, del caso e delle capacità strategiche dell’allenatore.

Kings League anche in Italia?

Del successo della Kings League si sono accorti un po' tutti, compresi i nuovi siti di scommesse online che hanno prontamente pensato di arricchire il proprio palinsesto andando a programmare la prossima stagione della lega che, evidentemente, si preannuncia ancora più ricca e sorprendente.

Lecito, dunque, domandarsi se questo format potrà o meno essere esteso anche nel nostro Paese. Anche se per il momento nessuno sembra essere in possesso della risposta, una cosa sembra essere certa: il progetto della Kings League è quello di espandersi anche al di fuori dei confini spagnoli e alcuni Paesi sarebbero un po' più avanti degli altri ad aggiudicarsi questo torneo.

Negli ultimi giorni dalla Spagna rimbalza la notizia secondo cui sarebbe il Brasile di Neymar ad essere pronto per una simile accoglienza. Ma anche in Europa non sembrano essere poi poche le organizzazioni nazionali che potrebbero sorgere e svilupparsi sulla scia di quella spagnola, rendendo così la Kings League un format diffuso in tutto il mondo…