Biochar: l'ammendante per suoli che può cambiare l'agricoltura in Calabria

Negli ultimi anni il clima impazzito ha reso la Calabria una regione sostanzialmente arida durante il periodo estivo, le piogge si concentrano anche in abbondanza tra l'autunno e l'inverno, utili per riempire gli invasi artificiali e consentire l'utilizzo della risorsa idrica sia per fini civili che in agricoltura.

Con l'arrivo della bella stagione però il clima si trasforma completamente e la cronica assenza di piogge produce lunghi periodi di siccità con fenomeni sempre più estremi. Terreni aridi e mancanza di sorgenti vive, arrecano gravi danni all'agricoltura calabrese. Lo scorso anno a causa della siccità, gli invasi naturali della Sila sono arrivati ai minimi storici in termini di portata d'acqua, tanto da far temere l'impossibilità di erogare acqua ad uso civico!

Per gli agricoltori calabresi sono anni di grande sofferenza, i terreni sempre più aridi non iescono a sostentare le colture, che risentono e si sviluppano lentmente riducendosi in quantità e qualità. Una soluzione può arrivare dal biochar, un ammendante agricolo adatto a trattenere l'acqua molto più a lungo. Certo la soluzione al problema dell'aridità dei terreni deve essere trovata dalle politiche di approvvigionamento e razionamento della risorsa idrica, ma nella lunga attesa il biochar può aiutare parecchio.

La produzione di biochar

Il biochar naturale è un ammendante agricolo utilizzabile in agricoltura autorizzato in Italia con il D.M. MI.P.A.A.F. del 22 giugno 2015. Tale ammendante si ottiene mediante processo di carbonizzazione di prodotti e residui di origine vegetale provenienti dall’agricoltura e dalla silvicoltura, oltre che da sanse di oliva, vinacce, cruscami, nocciole e gusci di frutta, cascami non trattati della lavorazione del legno. Il processo di carbonizzazione è dato dalla perdita di idrogeno, ossigeno e azoto da parte della materia organica a seguito di applicazione di calore in assenza di ossigeno. La gassificazione prevede un ulteriore processo ossidoriduttivo a carico del carbone prodotto da pirolisi.

Le caratteristiche del biochar

Si tratta di un carbone agricolo, una sostanza carboniosa altamente resistente alla decomposizione biologica, ottenuta mediante il processo di pirolisi e/o gassificazione di biomasse vegetali. Le proprietà agronomiche del biochar naturale sono state scoperte dalle civiltà di epoca pre-colombiana le quali, per migliorare la produttività dei suoli molto poveri a causa della loro origine e del forte dilavamento, usavano interrare il carbone vegetale.

La principale caratteristica del biochar naturale è quella di avere una struttura molecolare simile ad una spugna con pareti in carbonio. Grazie a ciò il biochar trattiene naturalmente l'acqua rilasciandola lentamente. Ottimo sistema per ridurre al minimo le liscivazioni dei terreni (fenomeno tristemente noto in Calabria nei periodi di forti piogge) e quindi la perdita dei nutrienti altrimenti dilavati col tereno. Il rilascio di acqua graduale e continuo nel tempo consente ai terreni di mantenere un adeguato livello di umidità anche nei periodi di elevata siccità.

Le caratteristiche chimico-fisiche del biochar aiutano le colture a sopravvivere benissimo anche nei periodi torridi, le radici delle piante troveranno sempre l'acqua trattenuta dalle sue molecole.

Pur non trattandosi di un fertilizzante, il biochar naturale è in grado di aumentare la resa agricola dei terreni con un impiego moderato. Diversi studi scientifici effettuati nel mondo hanno dimostrato che in media, a livello globale, mescolando il biochar con terreno agrario in misura pari al 20% si registra un aumento delle rese colturali del 13% nei terreni acidi, poveri di nutrienti e di acqua.

Pertanto possiamo menzionare in elenco le principali caratteristiche del biochar:

  • aumenta la ritenzione idrica del suolo, garantendo la disponibilità di acqua per le piante nei periodi di siccità e nelle aree soggette a siccità;
  • contribuisce allo sviluppo delle radici delle piante coltivate;
  • aumenta la disponibilità per le piante coltivate, di nutrienti fertilizzanti quali potassio, azoto, fosforo, contribuendo ad un loro maggiore sviluppo;
  • diminuisce la lisciviazione, ovvero la migrazione degli elementi solubili o colloidali del suolo dalla superficie verso i livelli inferiori, dovuta alla penetrazione e alla circolazione delle acque;
  • riduce l’acidità del suolo (è un prodotto molto alcalino con pH~11), consentendo di mettere in coltura un maggiore varietà di piante;
  • aumenta la popolazione e l’azione benefica dei microbi nel suolo, migliorandone la fertilità e la salute;
  • riduce le emissioni di gas serra.

Sostenibilità del biochar

L'ultima caratteristica menzionata riguarda una generale attività benefica veso l'ambiente. Infatti la pirogassificazione è un processo priduttivo di tipo CCS (carbon capture and storage) e significa che per ogni chilogrammo di biochar prodotto, si tolgono 2,8 kg di anidride carbonica dall'atmosfera. Un ottimo sistema per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Date le caratteristiche sopra menzionate è del tutto evidente che un impiego su larga scala del biochar natuale sui suoli calabresi potrebbe cambiare positivamente il destino dell'agricoltura calabrese, favorendo una complessiva tenuta dei terreni aridi.