Istituito con legge quadro nel 1994, il Parco Nazionale dell'Aspromonte copre una superficie di oltre 76.000 ettari nella parte più alta del Massiccio dell'Aspromonte, inglobando 37 comuni della provincia di Reggio Calabria, pari ad un terzo della superficie dell'intera provincia.
In realtà sin dal 1968 una piccola parte di 3200 ettari posta a settentrione dell'intero massiccio aspromontano era stata recintata ed inserita nel primo Parco Nazionale della Calabria. Gli ambientalisti ben presto reclamarono le presenza di un grande Parco ad hoc che potesse proteggere l'intero ecosistema aspromontano, caretterizzato da ambienti aspri e selvaggi, assolutamente integri, nonchè da paesaggi unici e mozzafiato.
I centri visita e porte d'ingresso al Parco Nazionale d'Aspromonte sono quattro: località Zomaro di Cittanova, Bagaladi, Delianuova e l'ultimo nel comune di Mammola. L'istituzione del Parco Nazionale dell'Aspromonte, con finalità di salvaguardia del patrimonio ambientale, storico e culturale di queste splendide montagne, ha dato finalmente giustizia al mondo ecologico calabrese.
Il Massiccio dell'Aspromonte costituisce l'ultimo tratto delle cosiddette "Alpi Calabresi", termine con il quale i geologi indicano il complesso montuoso formato dalla Sila, dalle Serre e appunto dall'Aspromonte, per evidenziare il fatto che queste montagne, formate da rocce cristalline e principalmente granitiche, hanno un'origine ed una geologia diverse da quelle dell'Appennino vero e proprio, che invece è di origine sedimentaria e prevalentemente calcareo, e che termina a sud con i due massicci contigui del Pollino e del Pellegrino.
Il Massiccio d'Aspromonte si presenta come una grande piramide rocciosa a ridosso di due mari, lo Ionio ed il Tirreno, e mentre nella sua parte più alta si presenta con un complesso di altipiani, i pendii digradano ripidamente verso il mare creando, giganteschi terrazzi detti piani, oppure strette e profonde vallate solcate da impetuosi torrenti.
Una delle caratteristiche peculiari del Parco Nazionale d'Aspromonte, è la ripidità del dislivello, che in pochi chilometri passa dai 1955 metri di altitudine del Montalto al livello del mare. L'ambiente del Parco dell'Aspromonte è dominato da torrenti d'alta quota che prima di trasformarsi in potenti fiumare, danno origine a ripide cascate strapiombanti, come quelle di Forgiarelle e Maesano. Le fiumare aspromontane si presentano con ampi letti di detriti, secchi per quasi tutto l'anno, ma che con le piogge invernali vengono inondati improvvisamente dall'acqua. Lungo il corso di una di queste, la fiumara Bonamico, una gigantesca frana ha dato origine nel 1973 al lago Costantino.
Nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, la flora è quella tipica dell'appennino meridionale, con grande presenza di faggio misto ad abete bianco, ma con la particolare presenza della felce tropicale, che cresce nei valloni scuri e umidi del versante tirrenico. Anche la fauna del parcodell'Aspromonte propone le specie tipiche dell 'appennino, con regolare presenza del lupo, cinghiale, martora, gatto selvatico, e lo scoiattolo.